La fibrolisi è una metodica che si avvale di particolari strumenti detti fibrolisori per avviare o accelerare il processo di riassorbimento di noduli o aderenze fibrose (per esempio cicatrici), riportando il tessuto in condizioni di normalità.
La fibrolisi è utilizzata non solo a fini terapeutici, ma anche diagnostici.

Per quali patologie è indicata?

La fibrolisi è indicata per il trattamento di aderenze (fibrosi cicatriziale), contratture, stiramenti muscolari, lesioni muscolo-fasciali, dolori di origine infiammatoria del sistema muscolo-scheletrico, epicondilite, epitrocleite, tendinite del tendine d’Achille, lombalgia, torcicollo, periostite, pubalgie, tunnel carpale, trattamento delle nevralgie derivanti da irritazione meccanica, emicrania, lombalgia, trattamento della cefalea muscolo tensiva. Le controindicazioni valgono specialmente in caso di soggetti affetti da notevole fragilità capillare o da disturbi della coagulazione.
La metodica è altresì sconsigliata nei soggetti molto anziani e in tutti coloro particolarmente sensibili alle stimolazioni dolorose.

La coppettazione è una pratica terapeutica di medicina alternativa, che prevede la suzione (o aspirazione) di alcuni punti anatomici del corpo umano; a tale scopo, sfrutta l’applicazione sulla pelle di speciali vasetti in cui viene riprodotto il sottovuoto, con l’intento finale di promuovere la salute e il benessere dell’individuo sottoposto al trattamento in questione. Laddove è applicata, questa pratica favorirebbe la circolazione sanguigna e linfatica, incentivando in questo modo l’eliminazione dal corpo dei prodotti di rifiuto e delle tossine.

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